GINO OLIVIERO presenta Cieddì Ristorante e la cucina di Nunzio Spagnuolo

Gusto, ricerca culinaria, valorizzazione del territorio, le caratteristiche del ristorante Cieddì, a Portici, diretto da Gino Oliviero con la mestria ai fornelli di Nunzio Spagnuolo

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cieddì Ristorante è una realtà ‘maggiorenne’ nato nel giugno 2010, ha sempre avuto la missione di valorizzare i prodotti, i sapori e le tradizioni non solo di Portici, ma anche dei territori vicini al Vesuvio e alla costa.

Cieddì nasce nella dependance di una Villa Borbonica, Villa Pagliano circondata da giardino-agrumeto di quasi tremila metri quadrati. Il concept originario era quello di creare un ristorante con una cucina semplice tradizionale ma raffinata, dove la clientela si potesse sentire a casa propria.

Sapori di mare e sapori di terra sono i protagonisti per il ristorante diretto da Gino Oliviero che aderisce all’Alleanza tra i cuochi e Presìdi Slow Food Campania: gli chef si impegnano a usare i prodotti ortofrutticoli degli agricoltori per valorizzarne la cultura e i saporti in gustose ricette.

A questa alleanza si aggiunge la raccolta delle materie prime del territorio vesuviano tra Il Vesuvio e il Granatello e dal 2012 anche dal proprio Vesuvi’Orto, di circa mille metri di orto biologico realizzato in una parte del giardino della tenuta borbonica, perchè il cibo e le materie prime e la realizzazione dei piatti nella filosofia di Cieddì Ristorante viene concepito come espressione di Cultura dei popoli, delle contaminazioni, delle importazioni ed esportazioni di merci e prodotti, nella miscelanza delle  materia prime e delle loro identità per dar vita, con la fantasia dello chef, a piatti innovativi pur rispettando i sapori e le tradizioni in un’ottica glocale.

Proprio con questo spirito, Cieddì ospita e e valorizza i prodotti dell’azienda agricola, Antica Trochlea, di Pollena Trocchia che Luciana De Martino racconta con nostalgia per la figura del nonno scomparso che ha voluto fortemente questo progetto di filiera agricola che segue i principi della tradizione e dell’innovazione rispettando gli stardard di qualità.

Altro punto di forza di Cieddì sono le collaborazioni con i maestri pasticcieri del territorio campano, tra cui Dario Saltarelli che come dolce pasquale e primaverile propone una colomba con gusti legati al territorio: i gusti tradizionali con mela annurca, arance candite e il vino falerno addizionato all’impasto che ricorda i gusti dell’antico territorio romano.

Come a Natale anche a Pasqua, o il periodo primaverile,  la minestra maritata può esser protagonista così come spiega lo chef Nunzio Spagnuolo, che realizza un piatto di gusto e leggerenza con un paniere di diverse carni e verdure miste. La ricetta della minestra maritata è rivisitata in chiave ‘leggerezza’: con un brodo chiarificato e l’impiego di varie carni (salsiccia, manzo, osso di prosciutto) e verdure (scarorelle, bietole, cicoriette, borraggine, torzelle, broccoletti neri, cavolo verza).

 

 

 

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