Birrificio VentiTRE’ : gli under 35 del beer market

Il birrificio VentiTRE’ nasce più di due anni fa dalla creatività e dalla buona volontà di quattro giovani ragazzi, tutti under 35: Clementina, Guido, Jacopo e Jenni.

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le birre da loro prodotte, realmente artigianali, non subiscono filtraggio o pastorizzazione, sono realizzate solo con ingredienti di assoluta qualità e sono prodotte nel rispetto dell’ambiente, infatti il 100% del ciclo produttivo avviene utilizzando fonti energetiche naturali e rinnovabili e il fusto in cui viene spedita la birra è in PVC completamente riciclabile al 100% (uno dei pochi birrifici in Italia ad utilizzarlo, unico in Campania:  la birra viene spinata direttamente dal fusto, non subisce processi di carbonazione e mantiene la sua fragranza originaria). Attualmente sono dei le birre griffate “VentriTRE’” in commercio: Amaranta, Esperia, Tamatea, Urania, Aura e Ambrosia. Ma non finisce qui! I quattro mastri birrai sono già all’opera per la creazione di due nuove birre: una ottenuta con mosto di birra e mosto di vino (in pari quantità) e una ottenuta con il grano Romanella… Se ne berranno delle buone!

 

VentiTRE’, perché?

23 litri è stato il volume della prima cotta.
23 è il numero civico del laboratorio di produzione.
23 luglio è la data di fondazione del birrificio.

Le birre
Prodotte a Grottaminarda, nella valle dell’Ufita, le birre del birrificio VentiTRE’ sono preparate con acqua delle sorgenti irpine, pregiate, abbondanti e stabili nel tempo.

         Amaranta (American IPA) – Il nome di questa birra – dal termine greco amarantos (che non sbiadisce) – ne fa intuire il carattere esuberante. E’ caratterizzata da un deciso dry-hop di luppoli americani, sentori fruttati ed esotici. L’amaro finale persiste chiedendone un altro sorso.

         Ambrosia (American Barley Wine) – L’Ambrosia, il cibo e la bevanda degli Dei… Una birra per le occasioni speciali, dall’alto contenuto alcolico, con aroma di luppoli floreali, arricchita dal gusto del miele, suo elemento essenziale. Come il vino, trae giovamento da un lungo invecchiamento.

         Aura (Strong Golden Ale) – Una birra bionda dal colore oro carico, potente al naso, ma fresca, caratterizzata da note di albicocca e frutta candita. Il bocca è equilibrata, con eleganti note fruttate, che si fondono con un sentore dolce e mieloso che maschera la sua generosa gradazione alcolica.

         Esperia (Witbier) – Gli antichi greci con il termine “Esperia” indicavano le terre ad Occidente, Italia compresa. Questa birra viene prodotta utilizzando frumento, seguendo in parte la tradizione medievale. L’aggiunta di coriandolo, arancia amara e luppolo le conferisce un sapore fruttato ed acidulo, molto rinfrescante.

         Tamatea (Nelson Sauvin Pale Ale) – Una birra che asce fuori da un pensiero romantico di un indigeno neozelandese dalla quale questa bevanda prende il nome. Un eroe Maori passato alla storia per un gesto che ha dato il nome a una collina. Il suo aroma rimanda, infatti, all’aria fresca delle verdi colline: fruttato e simile al Sauvignon Blanc.

         Urania (Oatmeal Stout) – Urania nella mitologia greca è la musa consacrata all’Astronomia. Il suo nome significa “Cielo”, ed è proprio al cielo notturno che il colore di questa birra rimanda. Caratterizzata da abbondante schiuma color cappuccino, chi la beve la deve sorseggiare lentamente per carpire i piacevoli sentori di cioccolato e caffè.

 

 

CONSIGLI PER GLI ABBINAMENTI

Pecorino Bagnolese  (4 mesi stagionatura) – birra Esperia

Pancetta arrotolata maiale Irpino – birra Tamatea

Pasta fredda con scorza di limone e granella di nocciola – birra Aura

Capicollo Irpino stagionato in grotta – birra Amaranta

Caciocavallo di razza bruna alpina stagionato in grotta (32 mesi) – birra Ambrosia

Torrone morbido bianco – birra Urania

Il birrificio collabora con l’IPSSEOA Manlio Rossi Doria di Avellino.