MagnArtPoetry #22 con i versi di ARMANDO SAVERIANO tratti da SPINIGER

Terzo weekend con i versi del poesta Armando Saveriano  tratti dal volume “Spiniger”PER VERSI Editore Grottaminarda (AV) 2009

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA

SANTA MARIA DELLA RUPE

          (Gotico imprevisto)

Ci fu raccomandato di tendere le orecchie:

nell’area ipogea permaneva
l’eco fine frusciante di furtive amplissime ali
il grattare del pollice dell’Arcangelo Michele
sopra pergamene friabili  sulla pietra viva
e poi l’avvitarsi del corpo
d’atleta celeste fissato pe’ i posteri da Leonardo
(da Leonardo dunque spermato)
l’ingombro soffice delle penne
-erano d’oro incenerito le remiganti-
il suo incedere plastico magniloquente
concupibile (effettivamente)
sul luogo dove le streghe  i sacrileghi amanti
gli empi avversari dai mantelli di porpora
subivano il morso delle corde e delle pinze
per svoltolarne l’anime raggrinzite
ristorarle con paglia masticata e dulciata saliva
o imbrigliarle in nivea scintilla
camusiano anticipo d’Inferno
Michele star del sottosuolo di Narni
raccoglievi tutte le tue interviste
per uno Special sui peccati
I cuori oh loro i cuori!
Dio mio giocavano al rimbalzo
per te
di fanciulle di meretrici di castrati
e di sant’òmmini

Santa Maria della Rupe
non seppellirci  non attirarci
nel latrato delle risonanze
: già stride nel tufo
il racconto delle interrate prigioni
quando l’invocazione alla Vergine si confondeva
con il trionfo lacerante della frusta
e la carne sensuale si contraeva
nel balletto del sangue in fiotti ramati

Usciamo di qui, presto
voltiamo il passo
:senza però dare a vedere
quando pulsa l’aorta
quanto quanto pul sa
come addosso grava
il tanfo bagnato di butti e di cisterne
come ggravagggrava addosso

:chili di macerie
di storia insignificante
inconosciuta
e Michele santuccello
inferviorato
asessuato
ci tallona per rileggerci
l’assoluzione e la condanna
nell’eccitabile polverìo di piume e chiomariccia

Gli angeli –sapete – hanno artigli di fede
si nutrono di umano pentimento
sebbene i feromoni l’inebrino
bocche di gardenia serrano e di quarzo
e un alito narcotico
s’effonde
dagli angeli  dagli arcangeli

Fuori
:ecco apprendiamo
delle nostre pupille bianche
fuori
:bordeggiando le stradine sofferte
e le piazze
delle adunanze dei festival rock
dei concerti di Léo Ferré
en enfer tu peux toujours (1)
cracher à la gueule
de celui qui t’y a mis
dall’aroma di rivolta
doniamo l’indonabile a minuscoli giapponesi
a cui sfilacciamo lo stupore
tendiamo braccia smagrite
da fotografare in negativa
livide le parole ci farfugliano il cervello
abbandonati zainetti mappe urbane cellulari
biglietti dell’ultima ora
bruceranno di più i polsi dal taglio slabbrato
rimpianto di bracciali di ferro
di catene
di bestemmie che hanno consunto la pazienza
così breve – così tanto breve
dei fraticelli torturatori
nella festa qui
della paura
Ma liberati dalla brucellosi
di una cultura ingannata
spargeremo napalm librando
napalm spargeremo a volontà
da
Le Boeuf sur le toit” (2)
Le Tabou” “L’Ecluse

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Bio

ARMANDO SAVERIANO, fondatore e presidente dell’Associazione Culturale LOGOPEA, da un colto neologismo di Ezra Pound, finalizzato a sintetizzare l’opera di Tristan Corbière, ha svolto e svolge corsi
di scrittura creativa, ortoepia e dizione, drammatizzazione. Ha portato a felice esito numerosi P.O.N. nelle scuiole di ogni ordine e grado. Si è occupato delle poetiche di Giampiero Neri, Antonio Spagnuolo, Wanda Marasco, Daniele Grassi, Gabriella Maleti, Aristide La Rocca, Pasquale Martiniello, Agostina Spagnuolo, Gennaro Iannarone, Raffaele Stella, Simone Lucciola, Enzo Rega, Ketti Martino, Floriana Coppola, Mariastella Eisenberg, Daniela Monreale, Davide Cuorvo, Annamaria Gargano, Giuseppina Luongo Bartolini, Mario Morelli, Antonio Califano, Claudia Iandolo, e altri. Per il teatro ha rappresentato LE TROIANE di Euripide, L’ORSO di Anton Cechov, LA PATENTE, SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE di Pirandello, EPICANTO di G. Pepe, MARIA DI CARMELA, IL MAL DI DENTI, LE ROSE DI JENNIFER di Annibale Ruccello, TEODORA di Aristide La Rocca, I CUSTODI DELLA MEMORIA (da Eschilo, Sofocle, Euripide), LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA, ROMOLO IL GRANDE di Friedrich Dürrenmatt, SEGRETI INCONFESSABILI (AA.VV). Per il teatro ha scritto il dramma I GIORNI CHE VERRANNO, l’atto unico GIULIA NEL PROFONDO; ha realizzato i lungometraggi (soggetto, sceneggiatura, regia, montaggio) LEGAMI INVISIBILI, IL MONDO IN UN ISTANTE, PERCEZIONI, DARK MADNESS. Ha stampato i volumi: ELOGIO DEL BLU (prosa) Mephite Ed. AV; per la poesia: DELITTI DEI POETI OSCURI, SANGARIDE, LES MOTS A LA BOUCHE, ADYTON, IPOTESI DEL CORRIDORE DEI SONETTI, Graphic Way; SPINIGER, LA PERSISTENZA DEL DUBBIO, IL NETTARE E LA MUSA, LOMOGRAFIA PUNTO 6 Per Versi Ed. Grottaminarda, AV; VERSOÑADOR Ed. Laceno, AV. Fondatore con Davide Cuorvo del Certamen PREMIO NAZIONALE DI POESIA “CITTA’ DI CONZA DELLA CAMPANIA”, giunto alla terza edizione 2017. PRIMI PREMI: MONTE FALIESI, CONCORSO ASPERA “ALLA BOTTEGA” PAVIA, CITTA’ DI BITONTO, GENNARO SCETTA, CITTA’ DI POGGIOMARINO, CITTA’ DI SANT’ANASTASIA, PRIMAVERA STRIANESE, POESIA E MUSICA CITTA’ DI ATRIPALDA, ALBATROS 2011. Collabora con il Foglio Letterario ‘deComporre’, Latina.

POETICA

ARMANDO SAVERIANO, da più di trent’anni protagonista sulla scena intellettuale irpina, persegue e propone una complessa connotazione metamorfica della parola poetica, affidandosi alternativamente e/o contemporaneamente alle rifrazioni empatiche, alle provocazioni semantiche, asservendo (e dichiarandosi asservito a) un lessico “alchemico”, che non pretende né si attende decodificazioni, scioglimenti; né peraltro s’incantina in un metalinguaggio del tutto scevro di significato o di possibile messaggio. Sicché il verso, se a tratti afferra l’anima e la coinvolge, dall’altro visita con intenzione il laboratorio e vi fa pratica, per poi metterlo in discussione, in un gioco di rimandi, di contraddizioni, di escoriazioni della comunicazione stessa, tentata e negata senza soluzione di continuità. Poesia, dunque, che mentre addiziona e neo baroccheggia, inaspettatamente stonda, sguarnisce, riduce. Poesia magmatica e meta-pluri-linguistica, dai frequenti slittamenti ambigui, “versipelle”, come il titolo del Foglio Letterario lanciato negli Anni Novanta dall’Associazione Culturale Logopea. Simpatizzante del “Manifesto del Pensiero Emotivo” di Giorgio Manacorda e firmatario del “Manifesto della Poesia Mediterranea” del compianto poeta Aristide La Rocca. Su FBK ha aperto i Gruppi poetici “POIENAUTI” e “I CIELI DELL’ALTROVE”, ove con metodo maieutico e con il ricorso all’ut pictura poesis di Orazio rafforza e rinnova il concetto di poeta mutaforma, poliedrico, simbionte.