Al via alla V° edizione del TEDxNapoli con tema “JUMP”

28 Ottobre 2018 all’Hotel Royal Continental sul Lungomare di Napoli si terrà la V° edizione del TEDxNapoli. Questa edizione è titolata “JUMP” e sul palco si alterneranno ben 11 speakers più uno a sorpresa. In questa intervista, ne parla Valeria Scialò, l’Organizer.

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quando e Dove

Al via con “Jump” la quinta edizione del TEDxNapoli, l’appuntamento con le “idee che meritano di essere diffuse”

La kermesse si terrà domenica 28 ottobre nell’Auditorium dell’Hotel Royal Continental sul Lungomare di Napoli. Storie di riscatto, di futuro, di ambiente, di tecnologia e innovazione saranno raccontate dagli 11 speakers italiani e internazionali che si alterneranno sul palco con un unico motto: ‘Jump’. L’evento segue la formula del TED, format americano che ha visto protagonisti personaggi come Bill Gates e Isabel Allende e che vanta oltre due miliardi di visualizzazioni sul web.

“Jump”

Jump è movimento, un cambiamento di stato che può avere diversi esiti e diverse finalità”, afferma Francesca Nicolais, con Valeria Scialò organizzatrice dell’evento. “Si può saltare in avanti, all’indietro, verso l’alto, rimanendo sul posto. Generalmente si salta per evitare ostacoli, ma, in senso figurato, si può fare un salto di qualità, un salto nel tempo, un salto nel buio o nel vuoto. Abbiamo scelto questo tema perché oggi è proprio ciò di cui abbiamo bisogno: un jump che proietti in avanti, che muova, che generi energia”.

“Il salto implica, necessariamente – ha aggiunto Scialòun rapido passaggio da stato a stato e, quasi sempre, è questa la parte più interessante che vale la pena raccontare perché spiega dove si è individuata e come è strutturata quella molla che è stata la propulsione, fisica o mentale, che ha consentito di raggiungere una nuova posizione”.

Jump per gli Speakers

“Vado sulla costa di Dakar. L’Oceano Atlantico davanti ai miei occhi. Con me ho solo un mantello rosso e un visore. L’intenzione è di catturare nell’obiettivo l’attimo in cui, nella nostra vita, capiamo per la prima volta di avere un’identità. Un potenziale, appunto. Sapevo dove volevo scattarla, quella foto, in quale momento della giornata. Ma non sapevo chi sarebbe stato il soggetto. Sentivo che l’avrei trovato lì. Arrivato sul posto, davanti a me si para quella ragazzina, avvolta in un vestito tradizionale. Era lei il mio soggetto. Era perfetta: la sua postura, i suoi abiti che contrastavano con il futuro. Indossò il mantello: era diventata un’eroina. Lo scatto rappresenta proprio questo: avere fiducia nello sconosciuto. Nel futuro”.

Ed è così che nasce Potentially, la foto di Alun Be, fotografo e architetto senegalese, che è stata scelta come la più rappresentativa dell’anno che è stato e dell’anno che verrà, e che è stata protagonista – insieme a tutte quelle della serie Edification – della 13ª edizione di Dak’Art, la biennale d’arte contemporanea africana in Senegal. Scatti che ritraggono tipiche scene africane in cui dei ragazzini indossano dei visori a 360°.

“La questione non è più come modernizzare l’Africa ma come africanizzare la modernità”, spiega Alun. Scatti che ribaltano la prospettiva sul continente africano. Scatti che rendono l’immagine di un’Africa che vive un vero rinascimento d’espressione, un’esplosione creativa e che si sta liberando dai complessi del passato. Scatti che parlano di un salto. Dalla tradizione alla modernità. Di un salto. Di un “Jump”.

“Jump” è il tema della V edizione del TEDxNapoli, in programma domenica 28 ottobre – a partire dalle ore 14.00 – nell’Auditorium dell’Hotel Royal Continental sul “Lungomare liberato” di Napoli, che vedrà Alun Be e altri 10 speakers alternarsi sul palco per raccontare, secondo la formula del TED, il loro “salto”.

Un salto come quello che ha compiuto Antonio Bosso, un ragazzo di 22 anni cresciuto a Barra, periferia est di Napoli, familiari ospiti delle patrie galere, quando ha dovuto scegliere tra la strada e una vita onesta, e lo ha fatto scegliendo il parkour, disciplina metropolitana che consente di trasformare ogni ostacolo in opportunità. Oggi Bosso è uno dei migliori traceur del mondo e, con l’associazione di cui fa parte, “Il Tappeto di Iqbal”, in sinergia con grandi organizzazioni e istituzioni, lavora con i minori di Barra usando metodologie pedagogiche alternative (circo, parkour, teatro, break dance, danza aerea) come mezzo di espressione artistica e benessere psicofisico, togliendo ragazzi alla strada arrivando a costituire un’esperienza sociale di riferimento internazionale.

O come quelli che compie Dylan Dog quando finisce sul baratro, lo accetta e da lì trova la forza di rinascere. Paola Barbato, scrittrice e sceneggiatrice, nella serie dal 1999 (ha firmato gli albi con gli eventi più importanti della storia del protagonista), racconterà come nascono le storie di quella che è diventata un’icona dei fumetti e come, grazie alle sue debolezze, alle sue fragilità, al suo essere personaggio reale – che cade, fallisce e si rialza dalle difficoltà – e non un supereroe, riesce ad entrare in empatia con il lettore.

Gli altri speakers

Calcherà le tavole del palcoscenico del TEDxNapoli 2018 – organizzato dal team del Riot studio con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Napoli e con il supporto di diversi partner privati – la mamma dei record che domina gli abissi. Mariafelicia Carraturo, 48enne napoletana (erede dell’omonima dinastia di pasticcieri), lo scorso 25 agosto ha stabilito a Sharm el Sheikh il nuovo record del mondo Cmas di apnea in assetto variabile con la monopinna, scendendo a una profondità di 115 metri, in 3 minuti e 4 secondi. Separatasi dal marito, a 36 anni vive le prime due settimane di vacanza da sola, con i bambini in viaggio col papà. Frequenta un corso di apnea, scopre una vera e propria predisposizione e inanella record su record: finora sei italiani e uno mondiale in 4 discipline diverse. Oltre a quello di «minore gioventù»,  visto che mai nessuna donna della sua età aveva raggiunto le sue profondità. Il suo jump? Uscire dallo stereotipo di donna solo mamma e figli e trovare la propria dimensione con passione e determinazione anche dopo una separazione.

Quello di Serena Marchionni invece parte dalle mappe e dalle cartografie per approdare sul territorio, per “camminarlo” e conoscerlo in maniera viva e diretta, sentendone gli odori, i suoni, i colori, parlando con la gente e con le istituzioni: solo così, dal di dentro, può nascere e scaturire una pianificazione urbanistica che sappia coglierne le esigenze.

Sempre sui temi del territorio e dell’ambiente il jump di Maria Cristina Gambi, ricercatrice presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn. Il suo salto ci porterà nel futuro, come una macchina del tempo: i suoi studi hanno portato alla scoperta di aree nel Golfo di Napoli in cui è possibile già oggi osservare quale sarà la situazione dell’ambiente marino del pianeta alla fine del secolo, a causa delle emissioni di CO2 di natura vulcanica presenti in particolare nelle acque circostanti l’isola d’Ischia che generano processi di innalzamento dell’acidificazione e della temperatura. Sotto il profilo scientifico, il Golfo diNapoli avrebbe caratteristiche uniche e un’importanza enorme, pari alla Baia di San Francisco.

Ci saranno, inoltre, Sergio Spaccavento, uno dei creativi italiani di maggior successo, autore di programmi televisivi e radiofonici, che farà un salto nel lato oscuro della comicità; Annie Warburton, direttrice creativa del Craft Council, una sorta di Camera dell’Artigianato britannica, che promuove il salto dalla tradizione all’innovazione coniugando l’arte manuale con le moderne tecnologie e le più nuove forme di comunicazione e di formazione, da effettuare anche nelle scuole, nella direzione di un artigianato 4.0; il giovane imprenditore Gianandrea Ferrajoli, al timone dell’azienda di famiglia che opera nel settore trasporti, il quale – partendo dalla consapevolezza  che, con lo sviluppo dell’e-commerce, entro il 2025 circa il 70% delle merci italiane e europee viaggerà su strada – promuove l’utilizzo di LNG (gas naturale liquido) per rifornire i camion: un’innovazione che permette di tagliare drasticamente non soltanto i costi, ma soprattutto i consumi e le emissioni inquinanti, anche con il coinvolgimento dei consumatori finali.

Daniela Allocca, assegnista di ricerca in letteratura tedesca all’Università “L’Orientale” di Napoli, declamerà una “poetry talk” mescolando tante lingue diverse, in un jumping linguistico che testimonierà come anche il multilinguismo possa portare alla salvezza: ognuno può trovare le risorse di cui ha bisogno in altre idiomi, in altre culture.

E poi focus sulla materia oscura, con Aldo Ianni, responsabile della NOA, la Nuova Officina Assergi presso il laboratorio del Gran Sasso, che “farà luce” su questo aspetto ancora poco conosciuto: l’energia oscura è 400 volte superiore a quella luminosa, è intorno a noi, ci circonda, noi la sentiamo ma non riusciamo a vederla. Un po’ come per le onde gravitazionali. Ne conoscevamo l’esistenza, ma ci sono voluti 100 anni per riuscire a misurarle. Grazie alle ricerche di

Ianni e del suo team, i cui esperimenti possono svolgersi solo in sotteranea, sarà possibile approdare ad un salto di conoscenza sull’universo e sull’umanità? Di certo, assicurano i bene informati, ne sentiremo presto parlare.

 

TEDxNapoli è un evento non profit e quindi possibile solo grazie al generoso supporto di un gruppo selezionato di volontari, aziende e organizzazioni impegnate a sostenere il potere di trasformazione delle idee. Main partner della manifestazione sono Riot studio, Felix.net Circuito di Credito Commerciale, Hotel Royal Continental e IRISS – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo; nel gruppo dei partner si consolida la collaborazione con Optima Italia spa, Materias e Caffè di Pulcinella e quest’anno si aggiunge anche il supporto di UniCredit.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.