Sciuè, il panino vesuviano portavoce dei prodotti tipici locali

I sapori del territorio vesuviano sulla tavola, confezionati nel panino vesuviano Sciuè

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA

É un piccolo, grande successo quello di Sciuè, il locale dei fratelli Marco e Giuseppe De Luca con la supervisione del padre Mauro.

‘Piccolo successo’ perchè i due fratelli sono giovanissini, appena 23 e 25 anni, ‘grande successo’ perchè da quando hanno aperto, nel 2015, la risposta del pubblico e del territorio è stata ampia e grande.

Il capitale umano è la risorsa principale  ed è al centro del loro modello di business e di fare impresa ed investimenti per il burger store che è aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena.

Il format è giovane e cavalca la tendenza del momento. Il mondo dei panini di qualità e gourmet offre la possibilità ai giovani di consumare uno dei cibi che preferiscono, mantenendo una qualità attenta dei prodotti selezionati.

foto di gruppo Sciuè, il Panino Vesuviano

L’inaugurazione del primo Sciuè Il Panino Vesuviano è avvenuta nel 2015, a pochi metri dall’attuale con crescita è stata immediata e crescente che ha indotto i De Luca a progettare un altro locale con cucina a vista ed in posizione centrale, che favorisse il rapporto diretto con gli ospiti e garantisse la trasparenza del Lavoro.

Alla serata di presentazione sono stati presentati alcuni dei fornitori protagonisti dei panini dell’attuale menù come Manuel Lombardi dell’azienda agricola Le Campestre di Castel di Sasso, alto casertano, dove si produce il formaggio conciato romano, presìdio Slow Food, utilizzato per il panino novità del mese di febbraio: Genovese in Conciato, con pane ciabatta, carne di corazza marchigiana cotta a bassa temperatura alla genovese ed una spolverata di conciato.

Presente anche Antonietta Melillo, produttrice della cipolla di Alife, presidio Slow Food e simbolo di rinascita dell’agricoltura nel territorio alifano – in abbinamento Lacryma Christi del Vesuvio rosso delle cantine Matrone, presentato dall’enologo Andrea Matrone, protagonista del lavoro di recupero e valorizzazione delle vecchie vigne di famiglia a Boscotrecase.

La cipolla di Antonietta Melillo è utilizzata sia per il panino Genovese in Conciato che per Totò Le Mokò, il panino destinato alla raccolta fondi a favore della Fondazione San Gennaro in occasione del progetto 50 Anni Senza Totò, finalizzato al recupero di due piazze del rione Sanità.

Nella preparazione di  Totò Le Mokò, la cipolla di Alife viene grigliata ed accompagnata all’hamburger di maiale nero casertano, caciocavallo campano di bufala, patate di Avezzano, salsa Harissa che richiama Algeri, luogo del film del Principe della risata, con papaccella napoletana (presidio Slow Food) dell’azienda agricola Bruno Sodano di Pomigliano d’Arco.

A rappresentare l’azienda c’era il giovane Raffaele Sodano che ha raccontato l’agricoltura di resistenza condotta dalla sua famiglia a Pomigliano d’Arco. I Sodano forniscono anche gli Antichi Pomodori di Napoli (presidio Slow Food) con i quali vengono preparate le mitiche polpette al sugo. – in abbinamento birra artigianale Reale Extra di Birra del Borgo.

Tra le novità in menù, Egg Love, il panino di San Valentino o per qualsiasi cena romantica con panino al sesamo, funghi pioppini, uovo a cuore, hamburger di scottona podolica, Lingotto formaggio del caseificio La Teresina dell’Alto Casertano – in abbinamento birra artigianale Cubulteria del Birrificio Karma

Nel menu di queste nuove proposte non manca il  Friariè, panino con friarielli vesuviani, hamburger di suino nero casertano, provola fresca, patate di Avezzano – in abbinamento birra artigianale Reale Ambrata del birrificio Birra del Borgo.

Sciuè Il Panino Vesuviano è in via Giovanni Boccaccio 16/18 Pomigliano dArco (NA)

 

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