MagnArtPoetry #32 con i versi di FEDERICO PREZIOSI tratti da “Il beat sull’inchiostro”

Secondo weekend con i versi di Federico Preziosi

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lola

Lola
questa è la tua storia che t’ha fatto troia
all’alba della  noia oscura come un Goya
la rete non perdona in questa Babilonia
si fa la paranoia poi sentenzia come il boia
s’arrapa con la donna a patto che sia suora
raccatta la maiala sculaccia Nora

ha la gola greve-infetta 
-zeppa / straripa: ingoia
ha fatto il pieno di menate
ritmo costante una botta ancora
un video su youporn schernisce
s’accanisce come bisce – culo a strisce
che poi son mesi, anni, minuti, secondi e
vai in malora.
Il latte sulla tua camicia 
non potrà più consolarti
han fatto il meme con la frase
POSSO SOLO INGINOCCHIARMI

Stai facendo il video? Bravo,
dammelo ancora!
A quanti l’hai drizzato,
a quante hai fatto scuola?
Si sentono le urla dal
piano di sopra
l’erotico rosario, in spine
la sua corona:
flusso incandescente che
riempie la gola
la porca consenziente non
se n’addolora
in questo mondo il fallo è
sempre presunto
la sessualità una forca
un dolente punto
se prendi il membro sei
soltanto bello e defunto
sia donna che sia uomo
hai il nome consunto
succinto da una rosa
– testacoda – se lui è un trans
non conta se una donna
sfila un’altra gonna

un pesce con ardore
le farà da donatore
un salto, una frustata
applaudite il domatore
un’ascia ed un machete
all’occorrenza mattatore
sei vera tra le braccia
della nera repressione

Ma alla gente sincera
la maschera cade di sera
intanto aspetta e spera
che si muova la filiera

tagli e cuci senza fine
tutti vanno per le rime
questione di stime
raccolta di firme

s’insinua il parassita
è la vita che ti svita
il bestiario del fallo
ricevuto al gran ballo
non pervenuta la censura
propulsione picchia dura
frutto dell’odio si matura
alla tempia punti di sutura
e la rabbia rimbalza sicura
adagia rivoli di natura

come un albero di sakura
rinchiuso tra quattro mura

la vita si ottura.

Bio
Federico Preziosi è nato ad Atripalda (Av) nel 1984. Ha studiato musicologia e beni musicali presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, laureandosi in Estetica e Filosofia della musica con una tesi dal titolo Béla Bartók – Evoluzione di un pensiero nazionale. Da alcuni anni vive in Ungheria, dove insegna lingua e cultura italiana a scuola e privatamente. L’incontro con Armando Saveriano lo proietta verso la poesia che esercita con spirito ludico e indagatore: si lascia influenzare da numerose tendenze, dal crepuscolarismo al futurismo passando per l’ermetismo e la poesia slam. 
Insieme a Saveriano ha fondato Versipelle, una comunità poetica che vanta la presenza di numerosi autori provenienti da tutta Italia ed esprime la propria voce attraverso il sito www.versipelleblog.wordpress.com.

Nel 2017 pubblica il suo primo libro di poesie, Il beat sull’inchiostro, un’esperienza su carta da immaginare musicalmente, poetry slam ideata su intrecci di rime dal ritmo serrato che descrivono la società attuale con freschezza, ironia e un pizzico di irriverenza. Sulla forza ritmica del rap si intessono immagini e impressioni repentine, schizzi di follia diluiti tra amore e odio, desideri e repressioni, dominio e liberazione. Le liriche ammiccano alla performance prestandosi alla libera interpretazione e all’adattamento, laddove i confini tra musica e poesia oggi sono sempre più labili.

Pubblicazioni:

– Federico Preziosi, Il beat sull’inchiostro, Aletheia Editore, 2017

Antologie:

– AA.VV. Sunday Poets 2016 per il quotidiano La Stampa (e-book), 2016

– AA.VV. Traguardi (a cura di Ivan Pozzoni), Limina Mentis, 2016
– AA.VV. Epistolario – I sacchi della posta Vol.2 (a cura di Lucia Lanza), La collina dei ciliegi, 2016
– AA.VV. Premio Ungaretti 2017, Antologica Atelier, 2017