Quando l’Asia arriva in Occidente si chiama FESTIVAL DELL’ORIENTE

 

Sold Out sia per la prima che per la seconda edizione. Mostra d’Oltremare avvolta in una nuvola di colori.  È il successo del Festival dell’Oriente

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker

Napoli – Quando entrai per la prima volta dentro la Mostra d’Oltremare allestita in “oriental style” per i due weekend (11,12,13 e 18,19,20 Settembre 2015) ed iniziai a girare tra i tre padiglioni messi a disposizione, dissi tra me e me “Questa fiera avrà successo e tornerà”.

Non mi sono sbagliata. Sin dall’anno scorso, dal primo giorno, venerdì, c’era un discreto transito di visitatori che poi è aumentato esponenzialmente di sabato e domenica. Questo per due weekend. Il primo servito anche a spargere la voce, il secondo a ritornarci per gli appassionati e ad attirare chi tanto ne aveva sentito parlare bene.

La scelta di quest’anno è stata ridimensionata ad un solo weekend: 23, 24 e 25 Settembre 2016. E reduci del boom di visitatori dell’anno scorso, anche il primo giorno di quest’anno ha fatto il sold out. Ad esser maggiormente attrattivo anche per le fasce d’età più giovani, la presenza dell’Holi Festival, che già l’anno scorso aveva seminato il suo “verbo” tra i giovanissimi (ma anche tra i più grandicelli) amanti del colore e del significato che questo momento comporta: festeggiare i colori della vita, i sentimenti e le emozioni positive come amore, vittoria del bene sul male, integrazione, pace ed armonia tra i popoli, un modo simbolico per abbassare tutte le barriere e rendersi tutti uguali, festeggiando l’amore in tutte le sue sfaccettature.

Dunque un grande successo anche quest’anno. Fiera aperta sino alle 24:00. Fiera, ripeto, sold out. Nulla mi distoglie dal pensiero che per settembre 2017, non solo potremmo avere la terza edizione, ma potrebbe ritornare, disponibilità date permettendo, anche per due weekend come nel 2015 e come sta avvenendo in altre città perché il tour del Festival dell’Oriente continua con Bari (30 Settembre e  1,2 Ottobre – 7,8,9 Ottobre), Carrara (28,29,30,31 Ottobre e 1 Novembre), Padova (2,3,4, 8,9,10,11, 16,17,18 Dicembre), Milano (3,4,5, 10,11, 12 Febbraio 2017), Bologna (24,25,26 Febbraio, 3,4,5 Marzo 2017), Torino (17,18,19, 24,25,26 Marzo 2017).

Cosa accade quando si entra in Fiera? Si viene assaliti da una tempesta di colori (diversi da quelli ‘polverosi’ dell’Holi Festival. Colori che raccontano l’artigianato, i prodotti tipici locali, i tessuti e le mode,  profumi di cibo, spezie, essenze e fragranze.

Cina, Vietnam, India, Giappone, Thailandia, sono i principali paesi in esposizione, tra temporary food restaurant and store, dai vestiti ai gioielli, dalle ceramiche all’artigianato.

Non mancano gli espositori italiani che trattano oggettistica orientale o coloro che lavorano solo nelle fiere.

Inoltre, vi è un intero padiglione dedicato al benessere, medicina orientale, cosmesi, massaggi, attività sportive. Lo shopping è quasi inevitabile.

Anche i soli curiosi possono trascorrere qualche ora passeggiando tra uno stand e l’altro all’insegna della contaminazione delle culture di popoli lontani dalle tradizioni occidentali.

Il Festival dell’Oriente è uno spettacolo in sé (a parte i canti e i balli che allietano i palchi nei vari padiglioni, con un programma ricchissimo di eventi), è un momento di congiunzione con il continente asiatico, è un’opportunità di confronto, di scoperta e conoscenza di usi e costumi diversi e differenti da quelli, italiani, europei, americani, sudamericani. È un viaggio che porta lontano, senza muoversi dalla propria città. È una occasione da non perdere, una fiera che vale la pena visitare, sol solo perché porta il sorriso sul volto di ogni visitatore.

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