MagnArtPoetry #31 con i versi di FEDERICO PREZIOSI tratti da “Il beat sull’inchiostro”

Il mese di Settembre racconta la poetica di un giovane autore campano, FEDERICO PREZIOSI

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA

Brand

Sono il brand che ti strappa il cuore
Sono il brand che stacca ogni neurone
Un sigillo indosso alla perdizione
Il fregio di fiamma nella maledizione
Sono il virus tra milioni di abitanti
L’infezione che finanzi in contanti
La tua stessa creazione che indottrina
Com’è specchiarsi nella tua latrina?
Sono il folle che hai svezzato
[braccato-cresciuto-emarginato]
Sono la voglia di pulito fino all’estremo
Facciamo un brindisi con un cocktail di veleno
Sono il Dio stralunato-strafatto a cocaina
Un Dio ribelle che non teme Totò Riina
Io con la morte non conosco la rovina
La mia morte è solo male che continua
Sono asessuale ma bisessuale
Con vari figli per via carnale
La mia vergine è un trans con la corona di spine
Mi strappa le unghie infette delle dita
Con la mia opera confesso
Voglio vederti piangente&genuflesso
Del tuo terrore voglio inebriarmi
Senti questi chiodi che ti scavano le carni?!
Sono la parte del vuoto che sai cantarti
Il verso di trogloditi non-pensanti
Mi hanno raccolto come la merda in un cortile
E poi gettarmi tra le cacche di un fienile!
Per il mio credo ti spacco le cosce
La mia sola voce una vendetta feroce
Onore alla bandiera che ti vuole morto
Bastardo-miscredente al piano di sotto!
Non ho bisogno di prestare giuramento
I miei schizzi di sangue mi rendono contento
La mia effige un cadavere idolatrato
Qualcun altro è così che aveva cominciato.
Che c’è di male se mi cerco Dio?
Che c’è di male se lo faccio a modo mio?
Vedrai che il tempo mi darà ragione
Versando sulla pelle il mio olio d’abrasione.
E i miei funerali saranno gesta
Aleggeranno di festa in festa
Vuoi mettere il tuo patetico sermone?
Solo propaganda di quello stronzo di padrone!
Un tempo anch’io (sì-anch’io!)
Se ci penso che coglione (pure io!)
Mi ha riempito di quattrini per mandarli all’altro mondo
Adesso mi riempio per andare in capo al mondo!

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Bio

Federico Preziosi è nato ad Atripalda (Av) nel 1984. Ha studiato musicologia e beni musicali presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, laureandosi in Estetica e Filosofia della musica con una tesi dal titolo Béla Bartók – Evoluzione di un pensiero nazionale. Da alcuni anni vive in Ungheria, dove insegna lingua e cultura italiana a scuola e privatamente. L’incontro con Armando Saveriano lo proietta verso la poesia che esercita con spirito ludico e indagatore: si lascia influenzare da numerose tendenze, dal crepuscolarismo al futurismo passando per l’ermetismo e la poesia slam. 
Insieme a Saveriano ha fondato Versipelle, una comunità poetica che vanta la presenza di numerosi autori provenienti da tutta Italia ed esprime la propria voce attraverso il sito www.versipelleblog.wordpress.com.

Nel 2017 pubblica il suo primo libro di poesie, Il beat sull’inchiostro, un’esperienza su carta da immaginare musicalmente, poetry slam ideata su intrecci di rime dal ritmo serrato che descrivono la società attuale con freschezza, ironia e un pizzico di irriverenza. Sulla forza ritmica del rap si intessono immagini e impressioni repentine, schizzi di follia diluiti tra amore e odio, desideri e repressioni, dominio e liberazione. Le liriche ammiccano alla performance prestandosi alla libera interpretazione e all’adattamento, laddove i confini tra musica e poesia oggi sono sempre più labili.

Pubblicazioni:

– Federico Preziosi, Il beat sull’inchiostro, Aletheia Editore, 2017

 

Antologie:

– AA.VV. Sunday Poets 2016 per il quotidiano La Stampa (e-book), 2016

– AA.VV. Traguardi (a cura di Ivan Pozzoni), Limina Mentis, 2016
– AA.VV. Epistolario – I sacchi della posta Vol.2 (a cura di Lucia Lanza), La collina dei ciliegi, 2016
– AA.VV. Premio Ungaretti 2017, Antologica Atelier, 2017