
La poetessa napoletana Arianna Sacerdoti protagonista di Agosto della rubrica MagnArtPoetry
a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FIORE DELLA VITA
A Cuba non si trovano
taccuini nei supermercati
né in strada, tabaccai o librerie.
Chissà se potrò scrivere.
La doccia dell’albergo (saggio Lincoln)
è fredda, sempre fredda, ma la faccio.
Eppure nella stanza con Simona
ci son sovrane la televisione
e il condizionatore.
Mi chiedo cosa sia la priorità
per gli esseri viventi, per gli alberghi.
A Cuba, qui all’Havana, sembra tutto
vivace, fatiscente, non preciso;
ma è vero che
la gente ti sorride,
non sembra lamentarsi, ed ha bei denti.
Valeria mi confida la tristezza
a guardar “certe scene”,
ma io non ho provato alcun disagio
(se non per il taccuino che desidero).
Nessun bambino magro, né signora
dal ventre sofferente, senza carne.
Si riempiono le strade di colori.
Di suoni. Nei mercati.
Tante voci.
Vi dico, in verità: più tristezza
è in mostra artificiosa di colori
sgargianti dei supermercati nostri.
Il fiore della vita non risiede
nei confini di un’aiuola categorica.
E qui mi viene in mente San Francisco,
e soprattutto Chinatown, Toronto:
i popoli conoscono saggezza.
Tristezza è variegata e vive pure
nelle case dei ricchi senza amore.
O nella mia, quando sento dolore.
La Havana 28 dicembre
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BIO
Arianna Sacerdoti è nata a Napoli nel 1979. Pronipote dello scrittore e artista Carlo Levi, ha iniziato a scrivere all’età di tre anni e non ha mai smesso. Vincitrice di premi letterari, ha pubblicato le sillogi poetiche “Sentieri diversi” (Albus ed. 2009) e “Parole a cuba (s.t. per denuncia pacifica)” (Ilmiolibro, L’espresso ed. 2017) e la fiaba “Le sognanti avventure di Carciofino” (Centoautori ed. 2007), oltre che numerosi racconti e poesie in antologie. Membro della giuria del Concorso internazionale di Haiku “Cascina Macondo”, di mestiere è Ricercatrice in Lingua e letteratura latina presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”