L’ALTRO CREPAX, 30 anni di Clinicommedie su Tempo Medico

WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano dedica una mostra a Guido Crepax, uno dei maggiori protagonisti del fumetto italiano.

Milano- L’ALTRO CREPAX, 30 anni di Clinicommedie su Tempo Medico non si tratta di un percorso convenzionale ma di un’esposizione davvero unica che per la prima volta rivela al pubblico milanese un aspetto meno noto della produzione del grande autore: 60 tavole originali disegnate per illustrare le Clinicommedie pubblicate su  Tempo Medico dal 1965 al 1994.

È infatti sulle pagine di questa importante rivista scientifica che nascono tipi e silhouette di donna che saranno di ispirazione per Valentina e tante altre “eroine” di Crepax e in cui è possibile rivivere alcuni decenni della nostra vita e del costume, seguendo l’evoluzione della figura del medico.

La mostra è allestita da WOW Spazio Fumetto con il contributo dell’Ordine dei Medici di Milano, con la collaborazione di Zadig e
Archivio Crepax e con la sponsorizzazione tecnica di Pixartprinting.

Inoltre, quasi in contemporanea (dal 9 novembre al 6 dicembre), grazie al contributo dell’Università degli Studi di Milano, sarà visitabile nella storica sede della Statale una mostra parallela dedicata all’altra attività che Crepax ha svolto per  Tempo Medico, quella di autore delle copertine: oltre 200, che consentono di seguire lo sviluppo dei maggiori temi della Sanità italiana ma anche di offrire una carrellata sui grandi personaggi che hanno fatto la storia della Medicina nel nostro paese.

Inaugurazione

All’ inaugurazione, sabato 15 ottobre alle ore 16,30, saranno presenti Luigi F. Bona (direttore di WOW Spazio Fumetto), i figli di Guido Crepax, Roberto Satolli (presidente Zadig ed ex direttore di Tempo Medico), Carlo Roberto Rossi (presidente dell’Ordine dei Medici di Milano) e Luca Clerici (Delegato del Rettore per la Promozione delle attività culturali dell’Università degli Studi di Milano). Modererà Pietro Dri (ex direttore di
Tempo Medico).

Biografia Guido Crepax

Guido Crepax è uno dei più amati fumettisti italiani. Il suo segno unico e la grande sensualità dei suoi personaggi femminili hanno contribuito a renderlo uno dei pochi autori di fumetti il cui nome è conosciuto anche al di fuori della cerchia degli appassionati, in Italia e nel mondo.
La sua creazione più famosa è l’affascinante fotografa Valentina Rosselli, i cui tratti e l’inconfondibile caschetto si ispirano alla celebre diva degli anni Venti e Trenta, Louise Brooks.Nata sulle pagine di  Linus nel 1965 come comprimario nelle avventure del fidanzato Philip Rembrandt, Valentina diventa presto la vera protagonista della serie e, in breve tempo, un personaggio universalmente noto.

Oltre a continuare le avventure di Valentina, Crepax, autore assai prolifico, crea negli anni Settanta numerose altre eroine (Belinda, Bianca, Anita), realizzando anche sofisticate versioni a fumetti di alcuni classici della letteratura erotica, a partire da “Histoire d’O”, seguita da “Emmanuelle”, senza dimenticare le splendide rivisitazioni di grandi classici della letteratura, come Dracula (1983) e Frankenstein (2002), il suo ultimo fumetto.
Non molti sanno che, ancora prima di essere un autore di fumetti, Crepax è stato un illustratore: mentre frequenta la facoltà di Architettura (a Milano, dove è nato nel 1933), esordisce nel campo dell’illustrazione e della grafica realizzando copertine di dischi, poi immagini pubblicitarie e copertine di libri. Nell’agosto 1958 viene stampato il primo volumetto della collana Piccola Biblioteca Ricordi, dal titolo “Eroi e fuorilegge nella ballata popolare americana”, per il quale realizza copertina e illustrazioni interne (continuerà poi con gli altri 19 titoli).
Ma la sua collaborazione più duratura è senza dubbio quella con
Tempo Medico, il primo news magazine rivolto ai medici italiani. Sua è la copertina del numero zero (15 novembre 1958, poi modificata per il numero 1 del marzo 1959), così come quasi tutte le copertine
successive fino alla seconda metà degli anni Ottanta, spesso dedicate a ritratti dei maggiori medici italiani, che avrebbero ricevuto poi in dono il disegno originale.
Nel gennaio 1965, pochi mesi prima della nascita di Valentina, Crepax inizia a illustrare la rubrica  “Circuito interno”, in seguito diventata “Clinicommedie”, formata da vere e proprie tavole a fumetti dalla struttura sempre più moderna e animata dal caratteristico stile narrativo dell’autore: in ogni numero viene presentato un caso clinico sotto forma di dialogo tra un importante medico e i suoi assistenti, che sulla base dei sintomi presenti cercano di elaborare una diagnosi corretta. Il lettore/medico può cercare di formularla insieme ai personaggi, e verificare poi di avere risposto correttamente. La rubrica è stata
per trent’anni un appuntamento irrinunciabile per i lettori: Crepax illustra in tutto 360 casi, fino all’ottobre 1994. Una produzione poco conosciuta, al di fuori della pur ampia cerchia dei medici italiani, e quasi mai ristampata, ma in cui lo stile personalissimo di Crepax è ben presente, con figure femminili che, pur avvolte in austeri camici, hanno la medesima
sensualità delle più celebri eroine dell’artista milanese. A questo magnifico percorso è dedicata dunque la mostra
L’altro CREPAX allestita presso  WOW Spazio Fumetto –
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata
(Milano, Viale Campania 12) dal 15 ottobre al 13 novembre 2016.

Il percorso della Mostra:  L’altro CREPAX

Dopo una breve presentazione della figura di Guido Crepax, della storia della rivista  Tempo Medico e del legame tra di loro, la mostra ripercorre cronologicamente la rubrica “Circuito interno” con una selezione delle più belle illustrazioni originali realizzate dall’autore, accanto ai numeri della rivista. Il percorso è scandito da pannelli che raccontano per ogni anno un’importante avvenimento del mondo della medicina attraverso un articolo di Tempo Medico e che, parallelamente, illustrano di cosa si stesse occupando Guido Crepax in quel momento, permettendo così di
mettere in relazione il suo lavoro per la rivista con quello delle sue produzioni più famose.Il cuore della mostra è costituito da una selezione di 60 tavole originali per “Circuito interno”, grandi fogli di cartoncino Schoeller – materiale di massima qualità che preferì sempre, anche per le pagine delle sue storie più famose – dove Crepax incastrava tutte le
vignette e le sequenze che sarebbero poi state sparse nelle pagine della rubrica. È la  prima volta che questi originali, provenienti dall’Archivio Crepax e della società editoriale Zadig che per decenni ha curato i contenuti di  Tempo Medico, vengono esposti al pubblico milanese: un tesoro della produzione di Crepax sconosciuto anche per i cultori della sua
opera e che merita di essere riscoperto. In queste grandi vignette in bianco e nero è possibile rintracciare lo stile del disegnatore, la sensualità delle sue donne, l’attenzione alla moda, la gestualità dei personaggi, il suo inimitabile tratteggio. Ma è nell’invenzione dei personaggi
dei casi clinici di ogni puntata, che Crepax realizza degli autentici piccoli capolavori, riuscendo a donare una personalità precisa in una sola vignetta a ognuno dei 360 pazienti comparsi in 30 anni. Ad affiancare le tavole sono esposte le riviste da cui sono tratte, per mostrare al visitatore come venivano impaginati i disegni e permettergli di leggere la storia
che illustravano, sfidandolo a risolvere l’enigma medico.

Il percorso è completato da una selezione delle copertine originali a colori
di Crepax per Tempo Medico, divenute assai rare perché disperse nelle case e negli studi di gran parte dei medici ritratti, ora esposte per la prima volta. Tra queste spicca la versione inedita della copertina del numero 100, “Il medico che legge”, scelta come immagine di locandina della mostra.
E sarà proprio dedicata alle  copertine di Crepax la mostra allestita presso l’Università Statale di Milano dal  9 novembre. Per la prima volta verranno qui presentate, in sequenza cronologica, le riproduzioni di
tutte le copertine realizzate da Crepax per Tempo Medico,con uno sguardo sugli articoli della rivista dedicati a personaggi e temi da lui raffigurati. Il
tutto accompagnato da tweet proposti come guida per la mostra.