
La tecnologia tra etica e linguaggio: Lorenzo Fabbri- Team per la Trasformazione Digitale- e lo scrittore Cennydd Bowles nella quinta edizione del World Usability Day Rome
Roma, 25 ottobre 2018 – Design for Good or Evil: il design buono, quello che guida le persone e rispetta i propri utenti-, ma anche il design cattivo, in cui i principi e le regole condivise per creare interfacce e prodotti usabili sono sovvertite e gli utenti vengono condotti su percorsi ingannevoli. E’questo il focus su cui si confronteranno gli oltre 20 speaker italiani e internazionali durante le due giornate della quinta edizione del World Usability Day Rome, in programma per l’8 e il 9 novembre a Parco Leonardo, Fiumicino (Roma).
PER UNA TECNOLOGIA ETICA E UN’ETICA DELLA TECNOLOGIA- La tecnologia non è mai neutrale, ma è piena di inevitabili ripercussioni politiche, sociali e morali: è partendo da questo presupposto che Cennydd Bowles, scrittore, serial public speaker e digital products designer– con aziende come Twitter, Ford, Cisco e BBC tra i suoi clienti-, aprirà i lavori della quinta edizione del WUDRome. Un viaggio attraverso le sfide che le nuove tecnologie impongono alle aziende- AI, Sorveglianza Globale, IoT, veicoli a guida autonoma- in un processo ancora tutto da definire.
E una sfida, a designer e ingegneri, a creare prodotti positivi per le nuove generazioni, in una sessione che esplorerà e illuminerà ogni implicazione etica delle tecnologie emergenti.
Insieme con lui, Lorenzo Fabbri, Head of Content Design del Team per la Trasformazione Digitale, sull’ importanza delle parole e la conseguente necessità, per UX writer, tech writer e content designer, di integrare efficacemente un corretto linguaggio verbale all’interno di un design system: per arginare il diluvio di scorrettezze, cattive traduzioni, duplicazioni dannose, ingenuità e inutili complicazioni linguistiche. E Katy Arnold, Head of User Research The Home Office Gov UK, che illustrerà i progressi compiuti negli ultimi anni dall’amministrazione britannica nella modernizzazione dei servizi al pubblico, rilasciati con successo in una nuova veste che tiene conto principalmente dell’elemento più importante: l’utente finale.
IL DESIGN PER COSTRUIRE UNA REALTA’ MIGLIORE– “Viviamo in un’epoca post-digitale e investigare i bisogni seguendo i principi dello Human Centered Design diventa imprescindibile” spiega Carlo Frinolli, CEO Nois3 e Co-founder di WUDRome– “Come Designer abbiamo una responsabilità enorme: possiamo influenzare i comportamenti delle persone nel modo in cui progettiamo di soddisfare i loro bisogni. Non dobbiamo quindi dimenticarci o tralasciare elementi che possano essere usati contro gli interessi delle stesse persone per cui progettiamo, né dobbiamo sottovalutare l’impatto che alcune scelte, magari con un ritorno di brevissimo termine, possano avere su un periodo più lungo. Per questo, nel bene o nel male, dobbiamo ricordarci del nostro ruolo e costruire insieme una realtà migliore”
Tra gli altri ospiti, Pietro Gregorini, Art Director Solo in cartolina; Matteo Cadeddu– Membership & Engagement Manager di Change.org; Federica Fragapane, Visual & Information Designer, presente a WUDRome con uno speech dal titolo “The Stories behind a line. Una narrazione visiva del viaggio di sei richiedenti asilo”.
L’opposizione politica passa anche dal design: Solo in cartolina e Change.org nella quinta edizione del World Usability Day Rome
Roma, 25 ottobre 2018 – Design for Good or Evil: il design buono, quello che guida le persone e rispetta i propri utenti-, ma anche il design cattivo, in cui i principi e le regole condivise per creare interfacce e prodotti usabili sono sovvertite e gli utenti vengono condotti su percorsi ingannevoli. E’questo il focus su cui si confronteranno gli oltre 20 speaker italiani e internazionali durante le due giornate della quinta edizione del World Usability Day Rome, in programma per l’8 e il 9 novembre a Parco Leonardo, Fiumicino (Roma).
Tra gli speaker, due delle voci che si inseriscono nell’agenda politica, ma in ottica creativa e digitale: Pietro Gregorini– Art director di Solo in cartolina– e Matteo Cadeddu– Membership & Engagement Manager di Charge.org.
DIECIMILA CARTOLINE PER ESPRIMERE IL DISSENSO- Solo in cartolina nasce all’inizio dell’estate 2018 da una chiacchiera da bar e in pochi mesi diventa una campagna nazionale, un contest e un’azione di advocacy che chiama alle arti i creativi italiani per prendere posizione sul tema sbarchi e naufragi nel Mediterraneo. “Le ONG che vogliono salvare i migranti in mare vedranno l’Italia solo in cartolina” diceva a luglio il Ministro dell’Interno. Con 10.000 cartoline gli hanno risposto i designer e gli artisti di tutta Italia, inondando la buca delle lettere del Viminale con il loro dissenso.
Come l’ha descritta Pietro Gregorini, è stata “una corrispondenza lunga un’estate per ricordarci che l’Italia è bella da morire. Perché c’è ancora chi non vede l’umanità solo in cartolina”.
UNA GRANDE MANIFESTAZIONE GLOBALE: L’ATTIVISMO ONLINE– Con oltre 8 milioni di utenti in Italia, Change.org è la più grande piattaforma di attivismo online del nostro paese e nel mondo. Ogni giorno persone da tutto il pianeta si mobilitano per provare a cambiare quello che gli sta a cuore. E Change.org lavora per mantenere in piedi il ponte più facilmente percorribile tra chi ha piccoli e grandi cambiamenti da proporre e chi ha il potere di realizzarli.
“Siamo riusciti a rendere libero e gratuito un prodotto e un servizio globale, senza impattare o limitare l’esperienza dell’utente che non può o non vuole contribuire economicamente” spiega Matteo Cadeddu– “La piattaforma è pensata per dare voce a tutti, partendo da chi non ne ha. Quando le persone si uniscono per una causa, non c’è niente che non possa essere realizzato”.
IL DESIGN PER COSTRUIRE UNA REALTA’ MIGLIORE– “Viviamo in un’epoca post-digitale e investigare i bisogni seguendo i principi dello Human Centered Design diventa imprescindibile” spiega Carlo Frinolli, CEO Nois3 e Co-founder di WUDRome– “Come Designer abbiamo una responsabilità enorme: possiamo influenzare i comportamenti delle persone nel modo in cui progettiamo di soddisfare i loro bisogni. Non dobbiamo quindi dimenticarci o tralasciare elementi che possano essere usati contro gli interessi delle stesse persone per cui progettiamo, né dobbiamo sottovalutare l’impatto che alcune scelte, magari con un ritorno di brevissimo termine, possano avere su un periodo più lungo. Per questo, nel bene o nel male, dobbiamo ricordarci del nostro ruolo e costruire insieme una realtà migliore”
Tra gli altri ospiti, Lorenzo Fabbri, Head of Content Design del Team per la Trasformazione Digitale; Cennydd Bowles, scrittore e Digital Product designer; Katy Arnold, Head of User Research The Home Office Gov UK; e Federica Fragapane, Visual & Information Designer, presente a WUDRome con uno speech dal titolo “The Stories behind a line. Una narrazione visiva del viaggio di sei richiedenti asilo”.
World Usability Day
Il World Usability Day è la Giornata Mondiale dell’Usabilità, nata nel 2005 come iniziativa della Usability Professionals Association (UXPA) per garantire che i servizi e i prodotti importanti per la vita umana siano di più facile accesso e più semplici da usare.
Ogni anno, il secondo giovedì del mese di novembre, sono più di 200 gli eventi organizzati in oltre 43 paesi di tutto il mondo per sensibilizzare la popolazione e formare i professionisti a proposito degli strumenti e delle problematiche centrali per la ricerca, lo sviluppo e la pratica di una buona usabilità.
Nel corso delle quattro edizioni romane sono stati coinvolti oltre 50 speaker e più di 1000 partecipanti.
Organizzato per il quinto anno consecutivo dalla Experience Design Agency nois3, il World Usability Day porta avanti la mission di diffondere buone pratiche di progettazione e user centered design, e si inserisce in un network verticale ampio e consolidato negli anni.
nois3
nois3 è uno dei punti di riferimento nazionali sulle tematiche di user experience e progettazione human-centered. È una Experience Design Agency che pratica un approccio di co-design, progettando fin dalla ricerca con gli utenti e con gli stakeholder, per sviluppare prodotti e servizi che mettano al centro i reali bisogni delle persone.
È partner di formazione di diverse realtà nazionali e organizza eventi per sensibilizzare sulle tematiche di design thinking e buona usabilità.