Il photoediting pratico e veloce e le foto che diventano belle come quadri
a cura di Francesca Ferrara
World Wide Web – 7 Agosto 2016 – È tempo di vacanze. E di solito, durante l’estate, si scattano molte più fotografie che durante l’anno. Questo accade per divertimento, per maggior tempo libero, perché si viaggia un poco di più e tutti vogliono immortalare i momenti più belli, a futura memoria. C’è chi usa la compatta e chi usa la reflex, e non importa che si tratti di una entry level, bridge o di una professionale, purché catturi l’attimo fuggente.
Poi, ci sono, least but not least, anzi, mai come oggi parlerei di primaria posizione, gli smartphone, dei veri e propri computer capaci di comportarsi fotograficamente come delle vere compatte. La maggior parte delle foto che oggi ritroviamo in rete e pubblicata sui social network viene realizzata con gli smartphone e già da lungo tempo è possibile, senza trasferimento sul pc, editarle direttamente attraverso delle app, o attraverso il software nativo della fotocamera del proprio device, e pubblicarle sui propri canali social.
Non tutti gli smartphone hanno grande capacità di memoria interna e così bisogna scegliere quale scaricarsi e quale no, nel mare magnum dell’ App Store (iOS) e di Google Play (Android).
Tante volte non serve occupare la memoria del telefono implementando di tutto e di più ma basta semplicemente avere delle app complete ed efficienti che permettano di soddisfare le nostre esigenze. Alla fine basta fare il download di una app completa e innovativa.
In pole position, per l’estate 2016, ce ne sono due (che consiglio) Snapseed e Prisma.
Snapseed è una applicazione che permette di editare le immagini nel proprio smartphone grazie all’applicazione di filtri ma anche di poter regolare manualmente contrasti, esposizione, saturazione e luci oltre che la nitidezza e poter anche apportare modifiche di taglio e zoom.
Prisma, è invece quell’app che sta spopolando per un “photoediting d’autore”.
A differenza di altre app, che prevedono l’applicazione di filtri come ad esempio Instagram o Aviary, l’applicazione, scelta la foto da editare, ricrea totalmente l’immagine con l’applicazione del filtro che porta il nome delle correnti artistiche, come ad esempio “impression”, o degli artisti come: Munch, Chagall, Dufy, Kandinskij, Hokusai, Lichtenstein. Il risultato finale è la ricostruzione del soggetto o l’oggetto immortalato ispirandosi all’originale che assumerà un aspetto più “pittorico”. Dunque, una rivisitazione che permetterà alle foto di essere dei simil-quadri, con lo stile della corrente artistica del filtro applicato.
Entrambe sono due app intuitive e semplici da usare con un pizzico di estro e fantasia.
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