Il Capodanno della Formazione Digitale chiude con 4500 presenze a palazzo Re Renzo

Bologna capitale del digitale per tre giorni. Creators economy, Contratto Collettivo Nazionale per l’industria digital-tech italiana, Metaverso, Tik Tok, Intelligenza Artificiale: questi  alcuni dei temi approfonditi negli interventi del Capodanno della Formazione Digitale, che per il secondo anno consecutivo ha contribuito a ridefinire il futuro delle professioni del digitale, tra formazione e cooperazione. Sul palco anche i creator digitali Raissa e Momo e Casa Surace.

Bologna, 18/11/2022

Un’edizione da record del Capodanno della Formazione Digitale sta animando in questi giorni le sale di Palazzo Re Enzo a Bologna: tra i temi oggetto di approfondimento, le nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale, le implicazioni del Metaverso, come cambiano le piattaforme social e l’identikit della creators economy. 4.500 i partecipanti totali, in presenza e tramite la piattaforma interattiva, oltre 100 i relatori delle sale tematiche, tra cui alcuni dei principali esperti nazionali di web marketing, e 16 gli sponsor che hanno scelto di essere presenti durante gli eventi di riferimento per i professionisti del digitale in Italia. Tre giorni per esplorare nuovi percorsi e strategie digitali, strumenti e nuove piattaforme che stanno già influenzando il lavoro dei professionisti del settore in tutto il mondo.

Le community dei due eventi Search On, Social Media Strategies e SMConnect, si sono date nuovamente appuntamento per tre giorni di formazione e scambio, ma anche di networking, di incontri b2b e colloqui di lavoro, grazie al servizio di recruiting gratuito Digital Job Placement, messo a disposizione da WMF – We Make Future.

Questa edizione del Capodanno della Formazione Digitale, realizzata con la collaborazione di #InEmiliaRomagna e in corso fino alle 19.00 di venerdì 18 novembre, ha messo al centro argomenti di importanza collettiva, e che sempre più saranno parte della conversazione attorno alle professioni dell’industria digitale.

CREATORS ECONOMY: RESPONSABILITÀ E CONSAPEVOLEZZE

La sessione plenaria della mattina di giovedì 17 ha visto l’intervento e i saluti di Massimo Bugani, assessore alle Deleghe del Comune di Bologna, che ha posto l’accento sull’energia, la passione e la positività che animano l’industria digitale in Italia, ad oggi una delle sue forze economiche trainanti grazie alle tante aziende virtuose e alle eccellenze che contribuiscono all’economia e alla vitalità del Paese.

«Come amministrazione siamo fieri di aver ospitato questo evento nella nostra città» aggiunge l’assessore Bugani, «in particolare nella splendida cornice di Palazzo Re Enzo. Search On è ad oggi una grande realtà bolognese, garanzia di eccellenza nell’accelerazione imprenditoriale e sociale, nella formazione e nella diffusione di una cultura digitale, nell’intelligenza artificiale: un grande patrimonio per la nostra città in termini di innovazione e futuro.»

Con queste parole si è aperto un incontro sulla creators economy, dedicato ad esplorare la professione del content creator, sempre più centrale nei  piani di comunicazione di aziende e brand, e di cosa implichi il rapporto con la propria community per chi lavora con le piattaforme social. Ospiti sul palco della Sala Plenaria i digital creator Raissa e Momo e gli attori comici di

Casa Surace, direttamente dalla line up di talenti della milanese Showreel. Insieme a Cosmano Lombardo, Giorgio Taverniti e Laura Gusmeroli, Client Director per l’agenzia di talent, hanno approfondito il significato di credibilità e onestà nei confronti della propria community, e cosa significhi restare fedeli al proprio tone of voice, anche durante le collaborazioni commerciali con brand e aziende.

Attorno alla creators economy gravitano oggi oltre 50 milioni di creators di contenuti online in tutto il mondo, 50.000 solo in Italia: curatori di community sulle piattaforme social, influencer, blogger e professioni analoghe che si avvalgono di una ampia serie di software e strumenti creativi e di gestione, progettati espressamente per le necessità di queste professioni, fornendo supporto nella crescita e nella monetizzazione del proprio sforzo creativo.

PROFESSIONISTI DIGITALI E ISTITUZIONI: UN DIALOGO POSSIBILE

Subito dopo l’intervento sulla creators economy, la Sala Plenaria ha ospitato un atteso dibattito incentrato sulla possibilità di un CCNL per il settore digital-tech. L’incontro è stato guidato da Cosmano Lombardo, CEO Search On e founder del WMF – We Make Future. Durante il panel è stato ricordato il lavoro portato avanti nei mesi passati dall’Associazione Italia Digitale insieme al network del WMF – We Make Future, in occasione dell’Emendamento Creator all’interno del DDL Concorrenza, una proposta presentata lo scorso luglio alla Camera, che vincola il Governo a individuare controlli specifici per la categoria e meccanismi di risoluzione alternativi delle controversie tra Creators e piattaforme.

L’approvazione del DDL, e conseguentemente dell’Emendamento Creators, ha riaperto la possibilità per una conversazione più ampia che includa tutte le professioni del settore, e ha dimostrato come i tempi siano finalmente maturi per un dialogo con istituzioni e sindacati per un aggiornamento normativo. Durante l’incontro è emerso chiaramente come la disposizione di un contratto collettivo ad hoc per l’industria digitale, potrebbe efficientare l’organizzazione del lavoro dell’azienda e del singolo, anche attraverso misure di compensazione ad oggi inesistenti, che includono un sistema di tassazione e detrazioni che sia competitivo con il resto d’Europa: poiché, per la natura stessa del lavoro digitale, chi opera in questa industria, come è stato specificato durante l’intervento, è potenzialmente in competizione con tutto il resto del mercato mondiale.

Grande riscontro anche per l’Associazione Italia Digitale, che da anni porta avanti un lavoro di cooperazione coinvolgendo diversi attori, tra cui imprese, professionisti, startup, associazioni, enti, università e centri di ricerca, dell’industria del digital-tech nazionale, con l’obiettivo di accelerare il processo di innovazione tecnologica e digitale del Paese.

«Con Search On Media Group, Associazione Italia Digitale e WMF – We Make Future sentiamo la responsabilità di farci portavoce della categoria in cui operiamo con continuità da oltre 15 anni, ovvero il settore digital-tech nazionale e internazionale. Un settore con le proprie peculiarità e le proprie esigenze, che necessitano di essere prese in considerazione dalle normative che regolano contratti collettivi nazionali del lavoro» chiarisce Lombardo. «Abbiamo per questo motivo avviato un dialogo con le istituzioni, con la volontà di giungere a risultati concreti per l’intero settore tech e digitale, ad oggi senza dubbio uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese».

RECORD DI PRESENZE PER QUESTA EDIZIONE BOLOGNESE

Il Capodanno della Formazione Digitale ha visto complessivamente la partecipazione di oltre 4.500 persone distribuite tra i due eventi Social Media Strategies e SMConnect, in presenza e online tramite la piattaforma interattiva ibrida.io. Tutte le iniziative attivate nel corso dei tre giorni, come gli appuntamenti sponsorizzati da espositori e aziende, l’iniziativa dello Speed Meeting  che ha reso l’esperienza degli incontri b2b un momento di connessione informale, e i colloqui di lavoro programmati con il servizio di recruiting Digital Job Placement, hanno reso questo Capodanno digitale ricco di entusiasmo e spunti di lavoro per chiunque abbia preso parte ai tre giorni bolognesi, e si chiuderà questa sera, venerdì 18 novembre, con l’invito all’appuntamento del prossimo anno, già previsto nella sede di Bologna Congressi per il 5, 6 e 7 dicembre 2023.

 

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