GIRI DI PASTA: la frittatina on the road dai sapori della gastronomia napoletana

Uno dei pilastri della gastronomia napoletana on the road, in monoporzione: giri di pasta

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker © RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI – Una delle cose che chi non è napoletano va cercando durante tra le attività da fare e cosa visitare durante il soggiorno turistico, è proprio la degustazione dello street food napoletano.

Tipico è il cuoppo di fruttura di mare o di terra, la pizza a portafoglio, da poco anche le polpettè al ragù, ma non si scappa davanti alla famosa ‘frittata di pasta’ tipica di lunghe giornate al mare, pic nic, escursioni, colazioni al sacco e gite fuori porta.

Dopo il successo riscosso nel ventre di Napoli, in Via dei Tribunali n. 73, la ‘pasta experience, apre uns econdo punto vendita al Vomero, zona Piazza Vanvitelli, Via Bernini n.12.

Nata nella ‘cucina povera’ (ma saporita e genuina) partneopea, la frittata di pasta, o meglio di maccheroni , piatto semplice, gustoso veniva gustato direttamente con le mani presso i banchetti dei ‘maccheronari’

La frittata di pasta, o meglio di maccheroni, nasce all’interno della cucina “povera” partenopea. che cuocevano, questo formato di pasta lungo trafilato al bronzo,in enormi pentoloni e lo servivano con formaggio grattugiato e pepe. Insomma, un vero e proprio street food.

Alla base di questo piatto la filosofia e la saggezza popolare del riciclo, perché “a tavola non si butta mai nulla” e in base a questo principio, la pasta avanzata si condiva con uova e salumi  e ciò che suggerisce la fantasia per dar vita ad una nuova variante di condimento e di sapore.

Oggi, per realizzare la frittata di pasta, non si usano più soltanto i maccheroni, ma anche spaghetti, bucatini o vermicelli che il Food Store or pasta store di Dario Savarese ed Eduardo Manca propone in ben 14 varianti gustose.

Giri di Pasta è l’unico in Italia a riproporre la tradizione culinaria tipicamente napoletana in una chiave del tutto moderna e lancia lò’idea del franchising per esportare gusto e tradizione anche nello street food non campano.

I Nomi dei ‘giri di pasta’

La “Scugnizza”, con salsiccia campana e pomodorini del piennolo del Vesuvio; la “Scostumata”, con salsiccia di maiale nero casertano, funghi porcini di Roccamonfina e vino rosso Aglianico; la “Ruffiana”, con polpettine di carne al sugo, caciocavallo di Sorrento a pasta filata e basilico; la “Pescatrice”, con gamberetti saltati, crema di zucchine e prezzemolo; la “Libera” con pasta di ceci, noci, tofu, pomodorini del piennolo del Vesuvio e basilico.

Per l’inaugurazione del nuovo locale al Vomero, i titolari hanno pensato ad una frittata ad hoc, la “Sciantosa”, assolutamente particolare: sarete deliziati dal ragù napoletano, olive nere di Gaeta e capperi.

‘Giri di pasta’ a qualsiasi ora

Gustare una frittata è un po’ come sedersi a tavola con tutta la famiglia riunita. Ecco perché è un locale pensato sia per un aperitivo con gli amici sia per un pranzo o una cena.

 

“Giri di Pasta” al Vomero sarà aperto fino a tarda notte per offrire frittate “notturne” agli amanti della movida. E se non avete voglia di uscire, le vostre frittate arriveranno a domicilio in massimo 15 minuti in qualunque zona di Napoli.

La missione di ‘Giri di Pasta’

L’obiettivo è promuovere l’identità di una città che cresce, di una Napoli che allarga i suoi confini e promuove le sue eccellenze, non dimenticando però le proprie tradizioni. L’attaccamento al territorio, ai suoi prodotti tipici, sono tra i punti principali della filosofia del format, che predilige infatti ingredienti di altissima qualità e a km 0, come la pasta di Gragnano, i pomodorini del Piennolo, la ricotta di Montoro, i funghi porcini di Roccamonfina, i limoni di Sorrento, e per finire il nostro vino rosso Aglianico.

Premi

“Giri di Pasta” ha vinto “Mangia e bevi 2017”, il premio riservato alle eccellenze campane, come miglior format innovativo. “Siamo orgogliosi e soddisfatti della riuscita di questo format e abbiamo intenzione di esportare le nostre tradizioni napoletane anche in altre zone d’Italia e, perché no, in Europa”, dichiarano Dario Savarese e Eduardo Manco, i due giovani titolari.

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