FESTIVAL DELLA CUCINA NAPOLETANA. La pasta e patate dello chef Arcangelo Scotto Di Clemente

La prima edizione del Festival della Cucina Napoletana si è tenuto alla Mostra d’Oltremare per la tre giorni 15,16,17 Dicembre offrendo appuntamenti di degustazione vino e workshop con prodotti tipici locali.

a cura di Francesca Ferrara @netnewsmaker  © RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI – L’Associazione Medeaterranea, con il patrocinio del Comune di Napoli, ha organizzato, presso gli spazi della Mostra d’Oltremare, il festival sui temi dell’enogastronomia partenopea che parte dalle valorizzazione della storia, della cultura e delle tradizioni alimentari del popolo napoletano.

In questa occasione lo chef Arcangelo Scotto Di Clemente, durante il suo cooking lab ha cucinato in diretta la pasta e patate, ricetta che fa parte delle ‘zuppe’, e il tortino di pesce bandiera.

Workshop

Questa prima edizione, dal titolo “Pensare usando le mani”, ha portato alla ribalta gli aspetti legati alla preparazione di pietanze e della relazione tra la fisicità e la cultura che c’è dietro tutta la filiera. L’assaggio  è stato momento di sintesi  in cui gli ospiti sono stati in contatto, attraverso la vista, l’olfatto, il gusto, con la tradizione culturale culinaria.

La manifestazione ha impiegato, per la preparazione dei suoi piatti, l’utilizzo di prodotti tipici dop igp e della filiera dell’agroalimentare di qualità della Regione Campania inseriti nel disciplinare delle produzioni tipiche nazionali
Molti i laboratori tra cui:
  • Manipolazione experience food e non food

 

  • Design in tavola, mostra sul lavoro di designer che studiano e sperimentano l’atto di mangiare e realizzano oggetti per migliorare e rendere più sostenibile e partecipata la convivialità della cucina. Primo tra tutti il connubio tra Porcellana di Capodimonte e Cibo, con il coinvolgimento di ricerche della Real Fabbrica di Capodimonte di Napoli attraverso l’istituto G. Caselli di Capodimonte con il Grespo – Gruppo di Ricerca e Studio della Porcellana – storicità della tradizione della porcellana di Capodimonte con manufatti conviviali della tradizione enogastronomica ed artistica, con un viaggio nel tempo, attraverso le varie e molteplici applicazioni artistiche degli ultimi due secoli.
    Medeaterranea Food Experience, costola tecnico operativa dell’associazione, proporrà rappresentazioni di un’offerta gastronomica caratterizzata da una serie di postazioni artistico-culinarie, anche con un’esposizione fotografica di Food Igers che parlano di cucina.

 

  • Sporcarsi le mani, infine, è stata la sezione dedicata alle esperienze dirette per adulti e bambini con laboratori, giochi, degustazioni educative e corsi pratici, ove si verranno a creare connubi tra la cultura gastronomica – manipolazione dell’impasto del pane- con la cultura storico artistica della manipolazione delle argille per la formazione dei manufatti contenitori degli alimenti

 

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