Daniela Danesi couture 2017 – una sfilata a sostegno dell’ Airc

 

108 mise di alta moda donna in passerella, non solo per il puro piacere di vestire e di apparire, ma per finanziare la ricerca e rendere il tumore al seno sempre più curabile. L’iniziativa è dell’imprenditrice vomerese Daniela Danesi che, nel mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione oncologica femminile, ha scelto di sostenere con una donazione la campagna Airc “Nastro Rosa”, in occasione del defilé della 26esima collezione A/I 2017 organizzata nella residenza storica “Belvedere Carafa”.

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A portare il saluto del comitato campano dell’associazione, è la professoressa Lucia Altucci, ricercatrice Airc presso la Seconda Università di Napoli, che parlerà alle donne dell’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.

Per la stagione fredda “Daniela Danesi Couture” propone completi chic e veloci in cachemire italiano ultraleggero, pratici tubini giromanica abbinati a cappottini o giacche dal taglio impeccabile, punto di forza della sartoria. Le tinte sono delicate, rosa cipria, avorio, beige, fino ai toni del tortora e dei marroni.

La lana è merinos extrafine oppure in velour. Lavorati finemente a coste con frange intrecciate a mano, i poncho sono realizzati nelle tinte prugna, blu ardesia e panna, infilati al collo o al braccio, da indossare su abitini in seta, a righe verticali a contrasto e manica raglan. Collo alto e abbottonatura laterale per i cappottini dai toni accesi in turchese, corallo e rosso.

La maglieria è realizzata con ricami artigianali personalizzati, ispirati ad un animale piuttosto che ad un fiore preferito, da indossare con colli e manicotti bicolore, oltre ai classici coordinati, tubino, cardigan e sciarpone, nei toni prugna/corallo, rosso/viola, mattone/arancio oppure nei duecento e passa colori disponibili in atelier. Le polo camicia in tinte pastellate sono in filato di lana, seta e lurex, da indossare su pantaloni gessati tortora e rosa dal taglio maschile, corti, con piega a vista.

In ecodaino nei colori caldi del cognac, verde ottanio, bruciato e prugna, ispirati alla madre terra, ecco le giacche, i pantaloni a zampa e gli ampi trench a ruota perfetti anche sul jeans.

Il velluto è in seta, per un effetto sera, nei colori del nero, rosso e blu notte: abiti scollati sulle spalle che lasciano posto a colli realizzati in lana merinos extrafine, finemente cesellati sui bordi, per un effetto collana.

In velluto liscio stampato gli abiti longuette, giacche e cappottini, questi ultimi anche arricchiti da passamanerie e tessuto patchwork multicolor, nero e rosa, blu e pervinca, prugna e corallo.

Ed è subito gran soirée con la linea“dress code”che risponde all’ultima esigenza in fatto di abiti che vogliono e devono stupire in occasione di party esclusivi. In nero l’abito longuette con manica in tripla balza in tulle ricamato. Nero e rosso per il completo short e gilet smerlati, in macramè effetto “nude look”. In grigio perla e argento l’abito lungo in cadis di seta e lamé, con spalle nude e generoso spacco centrale. In nero in matelassé in seta l’abito con ricami orientali rosso, oro e verde, con spalle nude e manica lunga. Ancora nero per l’abito aderente monospalla realizzato in velluto in seta con tagli geometrici che lasciano intravedere il colore della pelle.

I tessuti e i filati della collezione Danesi sono pregiati, tutti provenienti esclusivamente dalle migliori aziende italiane del settore, eccellenze del made in Italy.

Le fantasie raffigurano spesso quadri di grandi pittori contemporanei, ma anche di graffiti e murales delle grandi città e di artisti di strada, con un riferimento allo stile psichedelico segno della confusione mediatica dei nostri tempi.

Ogni capo è un prodotto di altissima qualità lavorato con la maestria e la tradizione dell’alta sartoria napoletana, da personalizzare in atelier con colori e tessuti a scelta.  

Le musiche del defilé sono tratte dal film “Passione” di John Turturro come quella che apre la sfilata, “I Bottari di Portico”(di Enzo Avitabile) che racconta le tradizioni e le credenze del popolo napoletano, la storia millenaria della città e la vera anima di Napoli. Un patrimonio immenso  che ha ispirato, e continua ad ispirare, molte forme d’arte e cultura, compresa la moda e questa collezione firmata Danesi. Tra le altre anche, “Vesuvio” (Compagnia di Canto Popolare), “Nun Te Scurdà” (Almamegretta), “Canto dei Sanfedisti” (Peppe Barra),  “Nuie Simm d’o Sud” (Pietra Montecorvino).